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cammino balteo in val d’aosta

Il Cammino Balteo è un nuovo itinerario promosso dalla Regione Valle D’Aosta attraverso 48 comuni, intorno alla Dora Baltea, il fiume che scorre da nordovest a sudest, è un’idea che celebra il viaggio lento e di profonda esperienza. Il Cammino verrà inaugurato nei prossimi mesi con i primi tratti attrezzati, con una segnaletica nuova. Utilizzabili 4 stagioni su 4, per alcuni tratti anche in bicicletta, le 24 tappe in cui è suddiviso, da Pont-Saint-Martin a Morgex e ritorno, saranno un filo rosso che unisce la vacanza attiva a quella enogastronomica, culturale, termale, toccando territori spesso dimenticati da chi corre verso le piste. Borghi, castelli, locande, facilmente collegate alle stazioni invernali: in ogni centro abitato lungo la Dora c’è sempre una strada che porta in quota in pochi minuti. Da Pont-Saint-Martin, per esempio, si può salire a piedi in un paio d’ore a Lillianes. Qui si passeggia tra il ponte in pietra a 4 arcate e la chiesina del Seicento; chi ce la fa può proseguire fino al Bec Fourà, spettacolare cima a 1.830 metri, o all’Orrido di Guillemore, canyon profondo dove si getta il torrente Lys. Lungo la Dora, a ovest, si fa una pausa golosa a Donnas, con un tour tra le cantine del Vallée D’Aoste Donnas, e Arnad. Il paese è perfetto per gli amanti dell’arrampicata sportiva, grazie alle pareti rocciose del Paretone e a quelle, più facili, della Gruviera. Challand-Saint-Victor, in bassa valle d’Ayas, è per camminatori di ogni livello. Per tutti anche l’itinerario verso i ponti medievali a dorso d’asino di Vervaz e la camminata alla cascata di Isollaz, 50 metri di salto. Più lungo il percorso verso i paesaggi selvaggi montani della Riserva Naturale del Lago di Villa, parte della Rete ecologica europea Natura 2000. Un bacino palustre a quasi 1000 metri tra pini, betulle, larici, fiori e piante di palude. Nel verde si avvistano cinghiali e scoiattoli, volpi e poiane. Da Challaud-Saint-Victor, in poco meno di 1 ora ci si trova tra le vetrine e i locali dorati di Saint-Vincent. Una pausa mondana prima di affrontare d’inverno con le ciaspole o facendo scialpinismo, d’estate a piedi i sentieri della bassa Valtournenche, con tante case rurali e gli antichi mulini ad acqua, tra Antey-Saint-André, con vista sul Cervino, e La Magdeleine, che ha anche una pista per le discipline nordiche e un’area per i bambini. La vicina Torgnon, a quasi 1.500 metri, è terra di freeride, fondo, snowboard e attività per bambini, con le piste praticamente in paese. Ridiscendendo, ancora a ovest, un’altra tappa consigliata è Nus, base per passeggiate tra vigneti e castagneti, fino al castello di Quart, del XII secolo, su una balza rocciosa, o a Valpelline, all’ombra del Grand Combin. Da sempre terra di falegnamerie, La Salle è circondato da foreste, zone umide e riscelli; nel borgo spiccano i castelli di Chatelard e di lescours e la chiesa di Saint Cassien, dal campanile romanico. Sulla strada per il Monte Bianco, Morgex vanta una chiesa romanica, con dipinti medievali, altari barocchi, un museo e un bel campanile. Dal paese, base d’estate per gite ai laghi alpini di Arpy, Pietra Rossa o Licony e per il rafting nella Dora, parte anche uno dei migliori percorsi in mountain bike della regione: tra boschi di larici, dai 1.951 metri del Colle San Carlo ai 2.066 del lago d’Arpy, è adatto a chi pedala con i figli.

Sulla via dei Castelli

Da Morgex è tutto a tema borghi e castelli il tratto dell’anello Balteo, che ora piega di nuovo a est. Scorrono la piccola Avise, Arvier, proprio a fondovalle, dove ci si ferma al duecentesco Castello di La mothe e si affrontano le pareti di arrampicata della frazione di Leverogne. Si sale a Saint-Nicolas tra prati e vedute illimitate sulla Grivola, con facili sentieri-natura per famiglie nel Bois de la Tour. Qui ci sono anche 5 anelli per il fondo, 1 dei quali illuminato. Ecco poi il castello di Introd, dalla massiccia torre quadrata, sopra il paese dove andava in vacanza Giovanni Paolo II, papa alpinista. Imperdibile per le famiglie il Parc Animalier: tra prati e laghetti si sfiorano camosci e stambecchi, marmotte e rapaci di montagna. Ha una grande torre cilindrica il trecentesco Châtel-Argent, fortezza sopra Villeneuve, paradiso dei kayak, del rafting, del canyoning e del riverbug. Per chi cerca pratiche più rilassanti ecco, invece, d’estate, le passeggiate; lunghe nel parco fluviale, brevi alle chiese di Santa Maria e Santa Maria Assunta o alla centrale idroelettrica di Champagne, visitabile. 4 torrioni merlati segnalano il massiccio castello di Aymavilles, da cui si può discendere la Dora in gommone e da cui partono ottimi percorsi per la Mountain Bike. In bici, da qui, si raggiungono Vetan, con vista infinita sulle vallate e i pascoli del Gran Paradiso, o il vicino Tornalla, ponte-acquedotto dell’abitato di Ponde o, ancora, le miniere abbandonate di Pompiod, casa dei pipistrelli della valle, i meleti della zona e le vigne da cui nascono grandi rossi, ottimi bianchi, diverse grappe cariche di storia. Sfiorata Aosta, all’ombra del Monte Emilius, il castello di Fénis, agglomerato di torri e camminamenti del XVIII secolo, è tra i manieri meglio conservati della regione. Da citare anche quelli di Issogne, una residenza cinquecentesca ricca di affreschi e cortili, e di Vèrres: su un picco roccioso, si può visitare dai camminamenti alle cantine. Dalla vicina Hone si sale verso Champorcher e Pontboset, brogo incastonato tra i monti, ricco di ponti romani. Bard, dove si chiude idealmente il Cammino Balteo, non offre solo le mille mostre e iniziative per tutte le età dell’imponente Forte, a cui si sale dal borgo su ascensori di vetro, ma anche un sistema di pareti per l’arrampicata sportiva, con una vista davvero spettacolare sulla valle. Per sportivi e per spiriti contemplativi.

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