Crespi d’Adda è l’emblematico simbolo della laboriosità bergamasca, della cultura lombarda e dello stile italiano. Una città Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Oggi è un vero e proprio museo a cielo aperto da visitare con calma accompagnati da una guida per cogliere il profondo valore storico. È anche un luogo gradevole per trascorrere del tempo con gli amici a tavola in una cornice straordinaria. La centrale di Crespi d’Adda è la più piccola tra quelle costruite sul medio corso dell’Adda, ma sicuramente la più bella: le decorazioni in stile tardo Liberty lombardo, la presenza del parquet originale, del pannello di controllo e degli alternatori delle turbine del 1909 la rende infatti un vero gioiello dell’archeologia industriale, ammirabile dall’interno con una visita guidata. Lo stabilimento era in grado di gestire il ciclo completo di lavorazione del cotone. Nel periodo di massima occupazione arrivò a dare lavoro a quasi 4000 dipendenti rimanendo in funzione fino al 2003. La fabbrica è visibile all’interno in via straordinaria solo alcuni giorni all’anno tramite visita guidata. Il villaggio operaio, edificato riuscì ad ospitare 1200 persone, disponeva di servizi moderni come l’ambulanza medico chirurgica, il dopolavoro, i lavatoi con l’acqua calda, il centro sportivo con un velodromo ed un campo da tennis in terra battuta, il teatro, i bagni pubblici.