Costellata da monumenti di inestimabile valore storico-artistico, tra cui il magnifico castello aragonese, questo piccolo e grazioso borgo lucano. Da visitare la Chiesa di San Domenico, resa unica dal trittico marmoreo che occupa la facciata, la Chiesa di San Biagio, in cui si può ammirare una pietà del XV secolo, la Chiesa del Purgatorio, nota come Chiesa di San Filippo Neri, che spicca con la sua facciata in stile barocco, e le rinascimentali Chiesa di San Martino e Cattedrale di Sant’Andrea, affiancata quest’ultima da un notevole campanile di 42 m, strutturato in 2 ordini. Di forte interesse il sito delle Catacombe ebraiche, scavate nel tufo e ricche di graffiti, epigrafe, incisioni e affreschi. Tra le suggestive strade di questo borgo, da più di 35 anni ogni venerdì santo prende forma la Sacra Rappresentazione della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù, un evento che coinvolge circa 100 figuranti e che attira numerosi visitatori.
CASTELLO PIRRO DEL BALZO/MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
Sorge nel centro venosino con una struttura stabile e possente: la sua pianta quadrangolare è segnata dagli angoli da svettanti e robuste torri cilindriche e l’ingresso è preceduto da un fantastico ponte levatoio, sospeso su un fossato scavato secondo i dettami dell’epoca. Una struttura che rappresenta un vero e proprio tuffo nel passato anche grazie agli innumerevoli reperti appartenenti al Museo Archeologico Nazionale ospitato al suo interno: monete, ceramiche, corredi funebri, parti di decorazioni architettoniche e tanto altro consentono di posare lo sguardo sulla vita che fu.
IL PARCO ARCHEOLOGICO, L’INCOMPIUTA E L’ABBAZIA DELLA SS TRINITÀ
Ciò che ne rimane è un’immagine surreale: muri e pilastri che tracciano il disegno perfetto di una pianta a croce sovrastata dal cielo come soffitto e pavimentata dal prato. Incompiuta ma spettacolare. Il complesso della SS. Trinità rientra nel suggestivo contesto del Parco Archeologico, dove un silenzio emozionante e al tempo stesso riflessivo avvolge ambienti antichi quali le Terme, la Domus, l’anfiteatro e i complessi residenziali ed episcopali.
SITO PALEOLITICO DI NOTARCHIRICO
È uno dei più importanti d’Europa e conserva i resti ossei di fauna preistorica databili fra i seicentomila e trecentomila anni fa e uno dei più antichi resti umani del Meridione: il femore di una donna appartenente alla specie Homo erectus.