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Nota come “città cattedrale” per il capolavoro architettonico che la caratterizza, con tutta la sua antica bellezza, domina l’alta valle del Bradano, ostentando le tracce di un passato romano, normanno e rinascimentale. Un piccolo borgo impreziosito da edifici storici, che emerge su un’altura avvolta da vigneti e campi coltivati e racconta la propria storia attraverso palazzi del’500, come l’ax prefettura, del’700, quale Palazzo Gala e la Curia Vecchia, con magnifici portali in pietra decorati con stemmi e sculture. Le numerose chiese e le altre peculiarità come le grotte scavate nella roccia e adibite a luoghi di conservazione dell’Aglianico o il Museo dei legni intagliati, dove un percorso etnologico guida il visitatore alla scoperta delle tradizioni locali attraverso le pratiche di lavorazione del legno, rendono Acerenza uno dei “Borghi più belli d’Italia”. 

LA CATTEDRALE DI SANTA MARIA ASSUNTA E SAN CANIO

In stile romanico-gotico sorge al centro del borgo e custodisce numerosi tesori artistici, tra cui tele e affreschi del XVI secolo. Maestoso il sistema absidale che la caratterizza e che cattura l’attenzione. Al quanto dinamica risulta essere la struttura interna: una serie di torrette e absidi si susseguono come a rincorrersi creando un movimento infinito sulla sagoma a croce latina. Rapisce lo sguardo la suggestiva cripta rinascimentale collocata sotto il presbiterio. Affreschi del Todisco di Abriola ricoprono il soffitto che sovrasta un pregevole sarcofago dei conti Ferrillo e un’antica acquasantiera.

MUSEO DIOCESANO

Nasce nell’edificio un tempo sede del seminario di Acerenza e conserva non solo tesori provenienti dalla Cattedrale, ma reperti che si ergono a testimonianza della vita e della spiritualità vissuta tra quelle mura da monaci, benedettini, sacerdoti e vescovi. Di gran spicco il busto dell’imperatore Giuliano l’Apostata. 

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