cultura

Recensione Lo Chiamavano Jeeg Robot

mafia napoletana

Lo Chiamavano Jeeg Robot tratta di un uomo (Claudio Santamaria), che un giorno scopre supereroe dopo essersi buttato nel tevere in mezzo al petrolio. Dopo questo episodio lui decide si usare i suoi poteri per fare rapine facendosi così tanti soldi, fa il buono solo con la figlia di un suo amico morto e diventa popolare sul web e super ricercato persino da un suo nemico che non riuscendo a mettere a segno più rapine e non potendo saldare i suoi debiti con la mafia napoletana lo cerca disperatamente per sapere come ha fatto a diventare così forte. Solo alla fine Claudio Santamaria riuscirà nel suo modo a sconfiggere il male ma come lo scoprirete solo andandolo a vedere.

in Lo Chimavano Jeeg Robot è fatto molto bene, è ambientato a Roma nel quartiere di Tor Bella Monaca, i dialoghi sono tutti in dialetto romano e napoletano, ha le soggettive quando una persona è minacciata da un’altra o quando una persona commette un crimine (esempio di costruzione della bomba o di acceleramento del timer). Claudio Santamaria, per la parte è dovuto ingrassare 20 kg perché il suo personaggio doveva essere molto possente e devo dire, che è riuscito a calarsi molto bene nella parte immedesimandosi in tutto e per tutto nel suo personaggio (dalla paura al coraggio).

Insomma che dire, scorre molto sangue nel film, ci sono scene di teste tagliate e stritolate se siete deboli di cuore non lo consiglio ma se il genere mafioso e crudo vi piace lo dovete assolutamente vedere!!!!

 

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