Vi inserisco e spiego qui sotto tutta la storia delle porte di Siena da vedere assolutamente:
Porta Camollia (Piazza Guido Chigi Sraracini)
È stata la porta senese più difesa poiché protesa a Nord, in direzione dell’eterna nemica, Firenze. Dopo la conquista fiorentina di Siena, è stata ricostruita nel 1604, e decorata con sculture in pietra da Domenico Cafaggi. Sull’arco esterno della porta, è trascritta la famosa iscrizione COR MAGIS TIBI Siena PANDIT.
Porta San Marco (via di San Marco, 64-108)
La porta San Marco fa parte della quinta e definitiva cinta muraria della città, progettata nel 1326. Le mura che la uniscono alla successiva Porta dei Tufi furono completate nel 1415. In alto al centro è posto il Trigramma di San Bernardino, il disco solare con le lettere JHS che è visibile su tutte le porte delle mura senesi e sopra l’ingresso di molte case.
Porta Romana (via Roma, 75-81)
Detta anche Porta Nuova, è una delle antiche porte e la più imponente delle mura di Siena. È un bellissimo esempio di fortificazione medievale, è costituita dalla porta propriamente detta e dal suo antiporto, cioè il recinto che la precede. Nella facciata esterna c’è un affresco con l’incoronazione della Vergine. Il notevole dipinto è purtroppo quasi del tutto scomparso a causa dei bombardamenti che Siena subì nel 1944.
Porta Pispini (via dei Pispini, 51-203)
Eretta nei primi decenni del ‘300, su progetto di Minuccio di Rinaldo; la porta viene chiamata anche porta San Viene perché secondo la tradizione nel 1107 i senesi aspettarono in questo luogo il corpo di Sant’Ansano martirizzato e, vedendo la processione che lo riportava in città, gridarono “il Santo viene”.