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nantes crogiolo di creatività

Grand Eléphant. Les Machines de l’île. Nantes © Jean-Dominique Billaud / LVAN

Nantes è il capoluogo della regione Pays de la Loire ed è considerata la capitale della Bretagna. “la Venezia dell’ovest” definita così per la ricchezza architettonica e l’onnipresenza dell’acqua. Ieri ispirava Jules Verne e i suoi racconti fantastici, oggi gli artisti da tutto il mondo. In pochi anni è diventata una delle città più giovani, dinamiche e all’avanguardia di Francia, pur conservando la sua douceur de vie e il fascino di ieri. Da ammirare in un primo colpo d’occhio dal 32° piano della Torre Bretagna, sorseggiando un cocktail sull’installazione d’arte a Le Nid, e poi a piedi o in bici con il Pass Nantes, che consente l’accesso gratuito a trasporti, musei e attrazioni culturali.

Charme del passato 

Sino dalla grande ristrutturazione urbanistica d’inizio Novecento era circondata da più di venti isole e attraversata dalla Loira, i cui corsi d’acqua oggi sono stati per di più riempiti ma che un tempo la dividevano in due parti: il Bouffay medievale, con viuzze sinuose in memoria delle antiche corporazioni, case dalle facciate a graticcio e il maestoso Château del Ducs de Bretagne, ex sede del ducato e oggi museo storico; e dall’altra il Quartiere Gaslin, con belle dimore residenziali, l’omonimo théâtre in stile neoclassico  e il Passage Pommeraye, galleria coperta creata nel 1843, che mantiene intatta la sua suggestione tra stucchi, applique liberty e insegne originali dei negozi. Si respira la grandeur del passato anche nella Cathédrale St.Pierre et St.Paul, in cui ammirare il drappeggio della statua dell’ex regina Anna di Bretagna, un raro organo a a baldacchino del Seicento e due acquasantiere macro conchiglie in madreperla, arrivate da viaggi esotici.

Fermento Contemporaneo

Le Grand Éléphant in legno e acciaio di 12 metri deambula e barrisce lungo le banchine della Loira, imbarcando a bordo 50 persone, mentre al Carrousel creature sottomarine, come pesci volanti e calamari a retro propulsione, si muovono in una coreografia tra gli abissi. Un bestiario fantastico, degno dell’immaginario di Verne, nato proprio qui. Sono les  Machine de l’Île, macchine meccaniche protagoniste sull’Île de Nantes, ex area di cantieri navali oggi quartiere creativo, con sale per concerti, come la Fabrique. nel frattempo gli Anelli luminosi di Buren e Bouchain si riflettono la sera nella Loira, la grande gru gialla, simbolo del porto di Nantes, si staglia all’orizzonte e fervono i lavori per l’Arbre aux Hérons, albero monumentale sormontato da due aironi e 22 rami su cui camminare che sarà pronto nel 2021.

 

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