La strada dei sapori delle Valli Varesine interessa l’intera porzione montana della provincia di Varese, andando a toccare territori della Valceresio, Valcuvia, Valganna, Valmarchirolo e Valli del Lunense. La strada è connotata da una ricchezza articolata di beni tale che risulta difficile descriverla in maniera sintetica. La risorsa principale del territorio è il paesaggio, costituito tappa presenza dei beni naturali, dall’acqua, dal verde delle valli e dallo sfondo delle cime innevate delle Alpi, oltre che da un patrimonio architettonico notevole nei nuclei abitati dall’uomo. Da visitare i borghi storici rivieraschi e i relativi lungolaghi, porti e darsene (Laveno Mombello, Luino, Maccagno, Gavirate, Lavena Ponte Tresa, Porto Val Travaglia, ecc..); i nuclei abitati dell’entroterra (ad esempio, il paese dipinto di Arcumeggia); le opere di fortificazione (Torre Imperiale di Maccagno, Rocca di Angera); il parco Campo dei Fiori; le fortificazioni della Linea Cadorna; gli insediamenti produttivi sorti in relazione alla presenza di acqua (Maglio di Ghirla, Mulini di Piero a Curiglia); il sistema delle ville nobiliari (Villa della Porta Bozzolo a Casalzuigno); i musei (Museo Internazionale Design Ceramico di Laveno Mombello, Museo Floriano Bodini a Gemonio); i numerosissimi santuari, oratori e chiese (Pieve di Arcuaste, Badia di San Gemolo). La strada, in parte percorribile su pista ciclabile, offre anche l’opportunità di usare la funivia Sasso del Ferro di laveno, per godere di un’impagabile vista di tutti i laghi della provincia, e la funivia Monteviasco, per scoprire un caratteristico paesino della Val Veddasca.